Rispondo a questa domanda con delle semplici parole:
La fotografia non è il semplice movimento del dito che preme sull'otturatore, la fotografia è il mio linguaggio.
Ogni scatto nasce da un’emozione, la post produzione è solo il modo in cui questa mia emozione prende forma.
Non altero la realtà: la interpreto, la faccio mia, attraverso luci e colori che raccontano ciò che ho sentito in quell’istante.
Da quando ho smesso di giustificarmi, ho iniziato davvero a esprimermi.
La fotografia, per me, è una forma di espressione artistica.
Chi, anche se conosce bene il disegno, si permetterebbe di giudicare un pittore di fama internazionale? Eppure, la sua espressione tradotta su tela attraverso un pennello non riprende la realtà ma la visione artistica di quella realtà.
Così, anche io, quando edito, non cerco di falsificare le mie foto: voglio solo renderle più mie, esaltando i particolari che mi hanno spinto a scattare.
Una volta chiarito questo, nessuna critica in tal senso sminuisce il mio lavoro e io mi sono sentito finalmente 💯% libero di esprimere la mia creatività, anche in fase di post produzione. W l'editing!
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